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MICHAEL CHRISTOPHER BROWN 

L'idea era quella di una grande mostra fotografica ma poi è diventato un progetto al quale il grande fotografo americano Micheal Christopher Brow ha aderito con entusiasmo. E così, la mostra è diventata l'occasione per una residenza d'artista, un workshop e un seminario scientifico sul reportage fotografico e sulla divulgazione delle informazioni visive nell'era digitale. Protagonista in assoluto, con la sua presenza, Michael Christopher Brown, primo fotografo al mondo ad avere immortalato una rivoluzione, quella libica del 2011, con un Iphone. E per questo, ad essere assunto nelle file della prestigiosa agenzia Magnum Photos.

Vediamo quali sono state le tappe del progetto:

La residenza e il workshop, in aula  e in esterni.

Presidential Suite Four Points by Sheraton Catania,

Etna, paesi etnei, centro storico di Catania, Acicastello e Acitrezza

 

Michael Christopher Brown

In Sicily​​​

Fondazione OELLE ha ospitato il fotografo Michael Christopher Brown per una residenza d'artista dal 28 settembre al  9 ottobre 2021. Durante la residenza, Brown ha tenuto un workshop il cui tema principale è stato quello della professione del fotoreporter nell’era dei grandi cambiamenti tecnologici, multimediali e digitali. L’esperienza con Brown è stata preziosa per i partecipanti soprattutto per l’apprendimento degli aspetti legati all’ideazione e alla preparazione del fotoreportage, alla scelta del modello narrativo e agli aspetti logistici e organizzativi. Le escursioni esterne sull'Etna, nel centro storico di Catania e nei paesi etnei e della costa ionica siciliana hanno permesso ai partecipanti di vivere un'esperienza indimenticabile lavorando accanto ad grande fotografo americano. Brown ha anche avuto l'opportunità di fotografare alcuni aspetti legati alla tradizionale festa di S. Agata. Ospitie dei portatori delle candelore del quartiere San Giovanni La Rena, Brown ha infatti  potuto rivivere, fuori stagione, l'esperienza della devozione alla santa patrona di Catania. Al termine della residenza e del workshop Brown ha inaugurato la sua mostra personale alla Galleria d'Arte Moderna de Le Ciminere di Catania.

Alla fine del workshop e della residenza si è svolto un seminario scientifico

Essere Michael Christopher Brown

Il fotografo che ha rivoluzionato l'immaginario dell'informazione

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Il fine oltre lo strumento. Al tempo di Instagram, il fatto che un fotografo decida di utilizzare uno smartphone per realizzare i propri scatti può apparire una scelta di moda. Ma tutto, per Brown è nato da una scelta dettata dalla necessità. «Parecchio tempo fa mi trovavo in Libia, ma a causa di una situazione complicata, perdetti tutta l’attrezzatura. Mi era rimasto solo il telefono, così utilizzai l’app Hipstamatic per realizzare alcuni scatti. Fu molto limitante, a partire dal formato obbligatoriamente quadrato, ma col tempo la tecnologia è andata avanti. Oggi l’iPhone mi permette di scattare molto velocemente, è discreto, mi permette di avvicinarmi alle persone e di guardare la scena con i miei occhi e non solo attraverso il mirino». Quando gli si chiede della qualità degli scatti realizzati con un telefono, la sua risposta è netta: «Penso che la cosa fondamentale nella fotografia sia il messaggio che vuoi mandare, l’emozione che viene trasmessa».

Tratto da "M.C.B. Oltre il mezzo, il mio sguardo tra conflitti personali e globali" di Federica Carrozza - Sicilian Post.

LA MOSTRA. Dal 8/10/2021 al 30/4/2022

Galleria d'Arte Moderna "Le Ciminiere", Catania

Mostra internazionale di fotografia di Michael Christopher Brown

Con un'anteprima mondiale del progetto "A more beautiful world"

 

I/Reporter

A cura di Ezio Costanzo

Per la prima volta in Europa una retrospettiva fotografica di Michael Christopher Brown, il fotoreporter americano contemporaneo che più di ogni altro ha rivoluzionato l’immaginario dell’informazione. Nella Galleria d’Arte Moderna de Le Ciminiere di Catania, a cura di Ezio Costanzo, esposte duecento fotografie che ripercorrono la carriera del reporter e i suoi viaggi nel mondo per raccontare conflitti, popolazioni e territori. Tra i suoi più iconici reportage, raccontati nella mostra, il più importante è quello sulla rivoluzione libica, con scatti espliciti, brutali, inclementi di corpi senza vita e del viso di Gheddafi pestato a sangue. Ma anche altri, come il reportage compiuto sulle strade della Cina, sempre con l’Phone, o quello realizzato a Cuba durante i funerali di Fidel Castro. Le altre sezioni della mostra raccolgono gli scatti realizzati in Congo, in Afghanistan, in Palestina o nella remota isola russa di Sakhalin, che lasciano un segno indelebile nella descrizione contemporanea del nostro mondo. Reportage effettuati per importanti riviste internazionali come National Geography, Amnesty International o per l’agenzia Magnum Photos.

Michael Christopher Brown è un fotoreporter testimone del nostro tempo, che documenta gli eventi imprimendo alle sue immagini una forte narrazione introspettiva. È anche un innovatore del linguaggio del fotoreportage. E non solo del racconto, ma anche degli aspetti tecnici legati al mezzo di ripresa. Molti suoi reportage sono stati realizzati con l’iPhone, strumento che nessun fotoreporter professionista aveva mai pensato di impiegare per immortalare un conflitto. In questi reportage la tensione introspettiva della narrazione si fonde perfettamente con gli aspetti compositivi delle immagini. 

Una sezione della mostra raccoglie in anteprima alcune immagini del suo nuovo progetto dal titolo “A more beautiful world is possible”. E ancora: tre grandi lightbox presentano tre immagini scattate da Brown durante la sua residenza in Sicilia e un settore della mostra è dedicato all’installazione sonora, dal titolo "L'isola udibile", realizzata dal sound engineer Michele Spadaro che con Brown ha girovagato per l’isola indagando sull’apporto che il suono può avere sull’immaginario di gente e luoghi. L'opera di Michele Spadaro è un’installazione audiovisiva immersiva, in cui modelli tradizionali di astrazione filosofica, solitamente basati su parole o immagini, vengono ampliati con modelli sonori, per sfidare la tradizionale interpretazione riguardo la metafisica dell’essere. Spadaro ha percorso con Brown la Sicilia per sette giorni vivendo con il fotografo gli stessi spazi e luoghi ma concentrandosi su sensi diversi. Il risultato è stato quello di indagare sull'apporto che il suono può avere sul nostro immaginario di un luogo e la sua realtà percepita, quando è creato in congiunzione con la fotografia piuttosto che per essa.

L'isola udibile

Chi è M.C.B.

Michael Christopher Brown (Usa, 18 dicembre 1978) esplora i conflitti e i contesti socio-economici, politici e ambientali del nostro pianeta. Cresciuto nella Skagit Valley, una comunità agricola nello Stato di Washington, è diventato noto per la sua documentazione della guerra civile libica del 2011 realizzata con l'Iphone e per la conseguente monografia “Libyan Sugar” (2016). Fotografo collaboratore del National Geographic dal 2005 ed ex fotografo associato della Magnum Photos, le sue foto sono conservate al Brooklyn Museum, al Museum of Fine Arts di Houston e al Musee De L’Homme di Parigi. [...]

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