Dal 28/04/2024 Al: 07/07/2024
fON Art Gallery - Aci Castello (CT)
Di/Segni
A cura di Vittorio Piraneo

La mostra Di|Segni conduce il visitatore nell’esplorazione del concetto di “segno” nelle sue diverse forme e significati, restituendo un’esperienza coinvolgente e multisensoriale. Attraverso una ricca esposizione di opere d’arte e di fotografie, la mostra stimola riflessioni profonde e dense di significato sull’importanza che ogni “traccia” lascia nella nostra percezione della realtà e della natura umana. Oltre ad essere un elemento visivo tangibile, il segno si rivela così come un’impronta, un solco indelebile del passaggio del tempo, delle emozioni e delle esperienze fondamentali per lo sviluppo dell’identità. L’esperienza di sé come soggetto vitale e creativo. Di|Segni nasce dall’incontro tra pensiero e archivio della Fondazione Oelle. Da un’idea di Vittorio Piraneo è una mostra coinvolgente e contemplativa. Invita il pubblico a riflettere sulle tracce che plasmano la nostra esperienza del mondo, offrendo una visione stimolante del potere dei segni nell’arte e nella vita quotidiana.

Le opere sonore di Michele Spadaro
Sonic Landscape (2018) mira a ricreare il panorama sonoro di tre scatti effettuati dal fotografo Phil Stern durante la Seconda guerra mondiale. L’idea dietro è quella di aggiungere un'ulteriore profondità alla realtà dell’immagine attraverso una meticolosa descrizione del propio realismo sonoro. Ciò è ottenuto selezionando e registrando i singoli campioni di suono per poi editarli e mixarli in audio binaurale. Questo particolare tipo di processo permette di dare un percezione di immersione audio di molto maggiore l comune formato stereo.
Locum materiae sanam / Acustemologia dell’Etna (2021). Paesaggi Sonori, proprio come quelli figurati, non esistono esclusivamente in quanto esterni fisici che circondano l’attività umana. Essi sono percepiti e interpretati dall’uomo che attraverso essi deriva il propio posto nel mondo. L’acustemologia, unione dei termini “acustica” ed “epistemologia”, è una teoria usata per investigare simultaneamente il luogo del suono, e il suono del luogo, ponendo il suono come strumento di conoscenza. Locum materiae sanam è un opera sonora che utilizza tale approccio per investigare i luoghi, e gli elementi, dei passaggi dell’Etna. L’opera, dalla durata di 3:00 minuti, è prodotta utilizzando tecnologia audio 3D, con l’obiettivo di immergere l’ascoltatore in un percorso sonoro verso il climax dell’eruzione vulcanica, in una narrazione tra realtà
e metafisica del vulcano.
Gli autori esposti:
Francesco Balsamo trasforma il foglio in lirica, ispirato dalla trama della carta che suggerisce il segno come un’apparizione che lo muove verso un senso e una narrazione. Così come nella poesia non c’è nulla da cui partire, se non i segni della vita tradotti in versi.
Le opere di Carmelo Bongiorno e Michael Christopher Brown conducono il visitatore attraverso paesaggi emotivi, dove le tracce del tempo si manifestano in forme uniche, diventando esse stesse medium di bellezza e interiorità espressiva.
L’ opera di Lalla Lussu offre una prospettiva sul potere dei segni nell'arte contemporanea, evidenziando come il colore possa trasformare e arricchire il nostro modo di percepire e interpretare il mondo che ci circonda. Il colore che prende forma nel suo espandersi diventando segno. Si tratta di un ulteriore livello di riflessione e contemplazione sul tema dei segni e delle tracce, che ne rafforza il senso.
L’immagine di Massimo Siragusa documenta le tracce lasciate dall'uomo. Tracce di memoria riletti con una visione artistica contemporanea in cui traspare forte la tragica entità degli eventi.
La fotografia di Phil Stern restituiscono momenti che hanno lasciato segni nella storia. Tracce di guerra che si contrappongono ad un paesaggio senza tempo, in cui l’uomo è il protagonista. Orme incancellabili della nostra storia, arricchite i dall'installazione sonora di Michele Spadaro che permette di immergersi nel contesto dei luoghi immortalati, donando vita ai segni dell’umanità.




