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Thomias Radin

Vincitore 2025 Premio Oelle Mediterraneo Antico

Thomias Radin

È l’artista martinicano Thomias Radin  il vincitore della 4ª edizione del Premio Oelle – Mediterraneo Antico. Nella primavera 2026 svolgerà la sua residenza in Sicilia dove svilupperà un nuovo progetto dedicato al Mediterraneo come spazio di incontro e contaminazione che sarà successivamente presentato in una mostra a lui dedicata. Il Premio, dedicato ai linguaggi più innovativi della contemporaneità – dalla fotografia al video, dalla sound art all’installazione, fino alla scrittura e alla performance – si propone come uno spazio di riflessione e sperimentazione sul Mediterraneo inteso non solo come luogo geografico, ma come orizzonte simbolico di incontro, migrazione, contaminazione e scambio. La giuria internazionale, composta da Caterina Riva, Direttrice del Museo MACTE di Termoli, Alberto Salvadori, Direttore e fondatore della Fondazione ICA di Milano, e Andrea Viliani, Direttore del MUCIV – Museo delle Civiltà di Roma, ha selezionato Thomias Radin per la profondità della sua ricerca artistica, capace di unire la dimensione corporea e performativa a una riflessione sulla memoria, l’identità e le dinamiche post-coloniali. Nato nel 1993 in Martinica e attivo tra Berlino e Parigi, Radin esplora con il suo lavoro le stratificazioni culturali e storiche che attraversano i corpi, i gesti e i territori. Attraverso performance, installazioni e pratiche visive che combinano danza, suono e scultura, l’artista interroga il rapporto tra presenza e assenza, appartenenza e migrazione, proponendo una visione poetica e politica del Mediterraneo come spazio in costante movimento. Come previsto dal format del Premio, Thomias Radin sarà ospitato in residenza in Sicilia nel corso della primavera 2026, per un periodo che sarà definito in accordo con l’artista. Con la vittoria di Thomias Radin, il Premio Oelle – Mediterraneo Antico conferma la propria vocazione di laboratorio di idee e di connessioni, un progetto che sostiene gli “artisti naviganti” del terzo millennio e promuove una visione del Mediterraneo come crocevia di culture, identità e sperimentazioni. La Fondazione Oelle rinnova così il proprio impegno nel favorire la ricerca artistica contemporanea come strumento di conoscenza e come ponte tra le diverse sponde del mondo.

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